Stomia e benessere: alimentazione e idratazione
A cura di Lucrezia Siciliano, infermiera Ospedale Santa Maria della Pietà di Casoria (NA)
Una dieta sana ed equilibrata è importante per tutti, soprattutto i primi giorni dopo un intervento chirurgico; deve essere molto varia per fornire all’organismo tutte le sostanze e i nutrienti necessari. Tutti i pazienti stomizzati dovranno comprendere col tempo quali alimenti consumare per il proprio benessere.
Non sarà necessario cambiare drasticamente le proprie abitudini alimentari ma, seguendo orari regolari, non mangiando eccessivamente e integrando due spuntini leggeri ai due pasti principali, si eviterà la formazione di gas nell’intestino, consentendo di valutare che effetti producono sulla digestione e l’evacuazione. Il primo aspetto su cui è essenziale porre l’attenzione è il rischio di disidratazione, variabile in funzione della sede in cui si trova la stomia.
Più la stomia è a monte nel tratto intestinale (cioè più il tratto intestinale è alto) più l’idratazione dovrà essere monitorata, poiché il riassorbimento dell’acqua da parte dell’apparato digerente è compromesso, con conseguente comparsa di feci liquide più volte al giorno. La funzione principale del colon è proprio quella di riassorbire acqua e sali minerali in essa contenuti; pertanto, è raccomandabile un introito di acqua anche superiore ai 2 litri e, qualora la perdita di liquidi fosse superiore a 1 litro al giorno, è indicato l’utilizzo di soluzioni reidratanti orali che, oltre ad acqua, apportano sali.
Dopo una colostomia, invece, le feci possono presentare già a pochi giorni dall’intervento caratteristiche normali; la funzionalità del colon è preservata e può essere sufficiente, in funzione della consistenza delle feci, una quantità di acqua inferiore. In ogni caso, sono in genere necessarie dalle 6 alle 8 settimane prima di comprendere la reale consistenza delle feci. Per questo, nell’immediato post-intervento, la perdita di liquidi sarà maggiore e sarà importante, quindi, seguire una dieta ricca di vitamine e sali minerali per reintegrarli. Può essere utile bere spremute di agrumi e centrifugati di frutta e, soprattutto, molta acqua.
Pur non essendoci grandi evidenze scientifiche in merito, è raccomandabile nelle prime settimane dopo l’intervento (in via precauzionale) indicare a tutti i pazienti stomizzati un regime alimentare:
• povero di scorie per contrastare la diarrea e/o evitare l’ostruzione dello stoma, (soprattutto se il lume è stretto, come in alcune ileostomie); prediligere alimenti come carne (preferibilmente bianca), pesce, uova, riso bollito o altri cereali raffinati (non integrali), prodotti secchi da forno (fette biscottate, cracker, grissini sempre non integrali) e a basso tenore di lattosio (la cui assunzione va limitata, in quanto l’intervento chirurgico - ma anche eventuali chemioterapie seguenti - potrebbe causare uno stato di intolleranza temporaneo o permanente);
• povera di grassi quindi evitare cibi fritti, dolci e salumi che hanno proprietà lassative.
È bene, inoltre, ridurre il consumo di:
• alimenti ricchi in fibra alimentare che possono aumentare la motilità intestinale quali frutta (ad eccezione di mela cotta sbucciata, purea di frutta e
• banana) e verdura (ad esclusione di piccole porzioni di patate, carote e zucchine), legumi, cereali integrali, frutta secca;
• cibi potenzialmente irritanti come caffè, tè, cioccolato, alcolici, cipolla cruda, menta, pomodoro, fritti e grassi, spezie piccanti, al pari di alimenti troppo caldi o troppo freddi, anche per evitare l’irritazione della cute peristomale.
Dopo 6‐8 settimane si potrà provare a reintrodurre gradualmente gli alimenti per verificare se siano ben tollerati dall’organismo. È bene introdurli nella dieta uno per volta, a partire da piccole quantità. A questo scopo può essere utile tenere un diario alimentare in cui annotare l’effetto dei vari cibi.
Lavoro da quasi 30 anni in un reparto di chirurgia e trasmettere sicurezza ai pazienti e rispondere ai loro dubbi permette di stabilire un rapporto di fiducia e dare loro tranquillità; pertanto, condivido alcune delle domande più frequenti.
Come bisogna mangiare?
Mangiare lentamente facilita la digestione e riduce il rischio di ostruzione della stomia.
· Posso bere un po’ di vino?
Certo, ma con moderazione e a piccoli sorsi, assicurandosi che provochi disturbi durante il pasto.
· Mi imbarazza il problema del gas e dei cattivi odori, posso risolverlo con la dieta?
Certo. Consumare con moderazione alimenti come cavolo, broccolo, funghi, cipolle, ceci, fagioli, birra, etc.
· Posso andare a riposare dopo mangiato?
Può essere utile non coricarsi subito dopo i pasti (la posizione distesa interferisce con la normale eruttazione dell'aria contenuta nello stomaco)
· Posso usare i lassativi se ho episodi di stipsi?
No: è importante introdurre alimenti ricchi di scorie, bere acqua e aggiungere un po’ più olio d’oliva. Di solito queste piccole accortezze aiutano a risolvere il problema.
· Posso fare sport?
Certo, può praticare un regolare esercizio fisico e monitorare il peso corporeo: un aumento di peso può compromettere il funzionamento della stomia, mentre un calo eccessivo è indice di uno stato nutrizionale non corretto.
Queste indicazioni vogliono essere un aiuto per i pazienti portatori di ileo e colostomia, ma non sostituiscono la visita medica. In ogni caso, è sempre importante personalizzare le indicazioni nutrizionali e affidarsi a un professionista qualificato per individuare le abitudini più corrette.
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